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3º Reggimento artiglieria terrestre (da montagna) | |
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Stemma 3º Reggimento Artiglieria Terrestre (da montagna) | |
Descrizione generale | |
Attiva |
1902-1943 1951 - 1975 1992 - oggi |
Nazione |
Italia Italia |
Servizio |
Regio esercito Esercito Italiano |
Tipo | Artiglieria |
Ruolo | Truppe da montagna |
Guarnigione/QG | Caserma "Severino Lesa", Remanzacco (UD) |
Motto | Nobis incedentibus rupes ruunt |
Anniversari | 8 giugno. Ricorrenza della battaglia di Monte Fior-Castelgomberto, 8 giugno 1916 |
Parte di | |
Brigata alpina "Julia" | |
Reparti dipendenti | |
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Comandanti | |
Comandante attuale | Col.Massimiliano Ferraresi |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Il 3º Reggimento artiglieria terrestre da montagna è un reparto alpino d'artiglieria dell'Esercito Italiano, con sede a Remanzacco (UD); dipende dalla Brigata alpina "Julia".
Nel novembre 1902 viene costituito il 1º Reggimento su 4 brigate composte da 3 batterie ciascuna più una quinta brigata autonoma, denominata "Brigata Artiglieria da Montagna del Veneto" che nel 1909 diverrà 2º Reggimento.[1] Nel 1911 le batterie vengono impiegate durante la guerra di Libia.[2] A seguito di modifiche ordinative per la mobilitazione, il 2º Reggimento dal 1º febbraio 1915,[3] per effetto del Regio Decreto n. 1254 del novembre 1914, prende il nome di 3º Reggimento Artiglieria da montagna con sede in Bergamo.
Il 3º Reggimento Artiglieria da Montagna comprende i gruppi: "Oneglia", "Bergamo", Como" e successivamente il gruppo "Genova", armate con i pezzi da 65/17 a deformazione. Il reggimento prende parte alla prima guerra mondiale[2] con i gruppi permanenti oltre a quelli di nuova costituzione: XVII, XVIII, XXIV, XXVII, XXXI, XXXII, XL, gruppi "someggiati" trasformati in gruppi da 65 montagna: XLII, XLV, LV, LVI, LVII, LIX, XLVI, XLVII, XLVIII, LX, LIX, LXVL. Durante il conflitto i gruppi e le batterie non vengono impiegati organicamente, ma vengono talvolta riuniti in raggruppamenti ed assegnati ad analoghi gruppi o raggruppamenti alpini. Alla fine delle ostilità i gruppi costituiti vengono gradualmente sciolti.
Nel corso del 1919 alcune batterie vengono impiegate in Tripolitania, durante le prime operazioni di riconquista della colonia. Nel 1921 vengono soppresse le denominazioni dei gruppi per cui il reggimento è costituito da: I gruppo (ex "Oneglia"), II gruppo (ex "Bergamo"), III gruppo (ex XXIX) tutti armati con obici da 75/13 di preda bellica.
Nel 1926 il reggimento assume l'attuale denominazione, comprendendo i due gruppi "Conegliano" e "Udine" e passa alla nuova sede di Belluno, alle dipendenze della 3ª Brigata Alpina. Nel 1929 arriva dal 2º Reggimento il gruppo "Belluno".
Il 4 giugno 1934 tutti i reggimenti di artiglieria da montagna assumono la denominazione di artiglieria alpina e nel settembre 1935 il reggimento passa alla divisione alpina "Julia".
Nel dicembre 1935 il reggimento parte per la campagna in Africa Orientale. All'epoca il 3º Reggimento risultava così costituito: comando di reggimento, comando di deposito, gruppo "Belluno", gruppo "Conegliano", gruppo "Udine". Nell'aprile 1937 il gruppo "Belluno" passa al 5º Reggimento artiglieria.
Nel 1939, alla vigilia dello scoppio della seconda guerra mondiale, il 3º Reggimento artiglieria alpina "Julia", di stanza ad Udine, è così costituito: reparto comando reggimentale, gruppo "Conegliano" , gruppo "Udine".
Nel dicembre 1939 si costituiscono i gruppi artiglieria alpina: "Valle Isonzo" e "Val Tagliamento" che vengono assegnati al 3º Reggimento. Il 1º maggio 1940, poco prima dell'entrata in guerra, il gruppo "Val Tagliamento" è assegnato al 1º Gruppo alpini valle, mentre il "Valle Isonzo" è assegnato al 2º Gruppo alpini valle.
Il 27 ottobre 1940 il reggimento inizia le operazioni in Albania contro le forze greche,[2] Nell'agosto 1942 il reggimento parte per il fronte russo[3] così composto: reparto comando reggimentale, gruppo "Conegliano", gruppo "Udine", armati con obici da 75/13, gruppo "Val Piave" armato con obici da 105/11 di preda bellica francese, gruppo misto, 77ª batteria controcarri, batteria mortai da 81 mm. Dopo la disfatta sul fronte russo,[3] il reggimento viene ricostituito con i gruppi "Conegliano", "Udine" e "Val Piave".[3] Con la firma dell'armistizio dell'8 settembre 1943 il reggimento viene sciolto come gli altri reparti del Regio Esercito.[3]
Il 24 agosto 1947 viene ricostituito a Belluno il gruppo "Belluno" (batterie 22ª, 23ª, 24ª), primo gruppo di artiglieria da montagna ricostituito dopo la fine del secondo conflitto mondiale in seno all'Esercito Italiano.[3]
Il 1º febbraio 1951 fu ufficialmente ricostituito il 3º Reggimento artiglieria da montagna con sede a Belluno, così composto: gruppo "Belluno" su obici da 75/13 con sede a Tolmezzo; gruppo controcarri "Julia" da 57/50 proveniente dal 41º Reggimento artiglieria controcarro di Bassano del Grappa. con sede a Tarvisio. Il 1º maggio successivo è ricostituito il gruppo "Conegliano" su obici da 100/17 mod 16, con sede a Udine. Il 1º luglio è assegnato al reggimento il gruppo contraerei leggero "Julia" equipaggiato con cannoni controcarro da 40/56 (batterie 1ª, 2ª) costituito nel maggio precedente presso la Scuola d'artiglieria di Sabaudia. Il 1º aprile 1952 fu sciolto il gruppo controcarri "Julia" ed ebbe inizio la costituzione del gruppo "Gemona" armato con mortai da 107 M 30 con sede a Tai di Cadore.
Lo Stato Maggiore dell'Esercito il 17 marzo 1955 dispose che anche le batterie da 100/17 e le batterie mortai assumessero la numerazione storica del reparto, e per effetto di questa disposizione il 3º Reggimento artiglieria da montagna risultò così costituito: gruppo "Belluno", gruppo "Conegliano", e gruppo "Gemona", dal 1º gennaio 1957 denominato "Udine". Nel novembre 1957 il gruppo Udine sostituì i mortai da 107 in dotazione con quelli da 120 mm.
Nel corso del 1960 le batterie dei gruppi "Belluno" e "Conegliano" vennero dotate del nuovo obice da 105/14 OTO Melara, di progettazione e costruzione italiana. Il 15 ottobre 1961 fu costituito a Pontebba il gruppo "Osoppo" , con due batterie armate col nuovo obice da 105/14, mentre la terza era dotata dei mortai da 120 mm. Il 1º gennaio 1964 il reggimento aveva sede a Gemona ed era così costituito: reparto comando reggimentale; gruppo "Belluno" a Tarvisio, gruppo "Conegliano" a Gemona, gruppo "Udine" a Tolmezzo, gruppo "Osoppo" a Pontebba, gruppo "Pinerolo" a Tolmezzo. Dal 1º agosto 1975 i gruppi erano armati esclusivamente con obici da 105/14, con due batterie autotrainate con una sezione someggiabile, mentre la terza batteria era totalmente autotrainata.
Il gruppo "Pinerolo" venne posto in posizione quadro nel 1974 e sciolto il 1º giugno 1975, mentre il 31 agosto dello stesso anno venne sciolto anche il gruppo "Belluno". Il 5 settembre successivo il gruppo "Osoppo" assunse la denominazione di gruppo Belluno, per essere poi definitivamente sciolto il 31 ottobre 1989.
Il 30 settembre 1975 è sciolto il comando del reggimento, mentre la bandiera di guerra viene affidata al gruppo artiglieria "Conegliano" che aveva sede a Gemona, per passare nel 1976 a Udine; colpito dal terremoto del Friuli di quell'anno, con perdita di uomini e strutture, il reparto interviene in soccorso alla popolazione.
Il 31 luglio 1992 il gruppo artiglieria "Conegliano" perde la propria autonomia ed il giorno successivo è inquadrato nel ricostituito 3º Reggimento artiglieria terrestre da montagna in Tolmezzo. Il 31 luglio 1995 venne sciolto il gruppo "Udine". Nel 2000 il reggimento assunse la denominazione di artiglieria terrestre.
Il 18 febbraio 2005[4] il reggimento è così formato da comando reggimento, batteria comando e supporto logistico, erede delle sezioni vettovagliamento e munizioni e della batteria comando reggimentale,[N 1] e Gruppo "Conegliano" su 3 batterie obici, una batteria tiro e supporto tecnico e una batteria sorveglianza acquisizione obiettivi e collegamento.[3]
In questi anni aliquote del reggimento hanno preso parte a diverse missioni militari all'estero, nell'ambito delle Operazioni KFOR e ISAF. Dal febbraio 2010 aliquote di personale partecipano[N 2] all'operazione "White Crane" in soccorso alla popolazione di Haiti colpita da un disastroso terremoto.[4]
Sabato 13 giugno 2015 in occasione del Raduno Triveneto, il reggimento ha ricevuto la cittadinanza onoraria dalla municipalità di Conegliano. Il 3 novembre 2016 il reparto lascia la sede storica della caserma Antonio Cantore di Tolmezzo per trasferirsi presso la caserma Severino Lesa di Remanzacco.
Nel primo scaccato di rosso e di nero all'elmo di Scanderbeg d'oro; nel secondo d'azzurro al tridente d'oro dell'arme di Ucraina (tryzub). Il tutto abbassato al capo d'oro.
Sullo scudo corona turrita d'oro, tre nastri annodati, scendenti in sbarra e banda al lato dello scudo, due d'azzurro e uno d'azzurro e argento. Sotto lo scudo su lista bifida, il motto "Nobis incedentibus rupes ruunt".